...”La vera opposizione qui è tra Ia Grande Storia, quelladel progresso materiale, responsabile però anche della guerra,e sentita dal protagonista come qualcosa di incomprensibile eassurdo, e il mondo contadino cui appartiene. Mondo che purepresenta gravi, spaventose forme di negatività e chiusura, ma chein qualche modo appare - o almeno così appare al protagonista -conoscibile, umanamente controllabile, perché lega strettamente I’uomo alla terra e al suo passato, ai suoi morti, alle sue radici,mentre Ia Grande Storia gli si rivela appunto come il luogo di tutte le assurdità...”
SCHIAVI E MIGRANTI ERAVAMO NOIALTRI
testo
Formato: cm 15 x 21
Interno: b/n
Pag. 200
ISBN: 978-88-32178-48-7
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